Il respiro della terra, il respiro del mare, il respiro della vita, tutto ciò che vive respira. E allora parliamo di natura, di ambiente, di ecologia, di mari e ghiacciai, di nascita e morte parliamo di vita, il RESPIRO è VITA, è il principio. Impalbabile, invisibile, silenzioso quello della natura, lo possiamo ascoltare nel vento, figurare tra le foglie o in un battito d’ali.. Il nostro può essere lieve o profondo, lungo, corto, ma è comunque quel respiro a cui non badiamo, e che invece insieme al battito del cuore ci tiene vivi, accompagna le nostre vite, e ci abbandona soltanto alla fine della nostra esistenza. Il respiro è il principio e la fine. Scandisce il nostro tempo, ha un suo ritmo, come il cuore. Respiriamo profondamente per rilassarci, per concentrarci, possiamo fare un respiro di sollievo e sentirci meglio, o al contrario, l'angoscia, la paura ci fanno trattenere il respiro. Presente, passato e futuro, il respiro ci avvolge, ci permea, è presente ovunque, filosofia, scienza, letteratura, poesia. La musica, per esempio è piena di respiri, come per Battisti e Mogol “Amarsi un po' è respirare”, i Pink Floyd in Breathe in the air, “respira nell’aria e non aver paura di prenderti cura di qualcosa” dove il respirare può essere un ritorno alla vita attraverso l’empatia, e ancora “Resta con me.. Respiriamo soltanto” in Just Breathe dei Pearl Jam o Sergio Cammariere che canta “E mi manca il respiro se tu te ne vai”, Renato Zero in Amico “io e te lo stesso respiro” o Celentano “mentre là in centro io respiro il cemento” nel Ragazzo della via Gluck che già accennava a problemi ecologici. E l’Arte, cos’è per l’artista e come si può rappresentare il respiro, con quali colori, forme o immagini? Alberto Zecchini, Alessandra Rovelli, Alessandro Monti, Antonio Gregorio Maria Nuccio, Cetti Tumminia, Demis Savignano, Ersilia Sarrecchia, Gaetano Tommasi e Massimo Lagrotteria sono gli artisti chiamati a mostrare la loro idea di RESPIRO in una collettiva eterogenea e singolare.
Ersilia Sarrecchia
Ersilia Sarrecchia “Esseresseri 2001/2021 Venti anni due esposizioni”
dal 20 giugno al 30 settembre 2021
Una mostra antologica e celebrativa, più di cento opere divise tra due sedi, il Museo Contemporaneo MADXI presieduto da Fabio D’Achille e la Galleria Lydia Palumbo Scalzi dell’omonima collezionista, curatori dell’esposizione.
Opere di grande, piccolo e medio formato, diverse tecniche pittoriche per raccontare venti anni di arte in cui sono occorsi mutamenti ed evoluzioni anche stilistiche, ma sempre coerentemente con il linguaggio di Ersilia che indaga il mondo circostante attraverso il tema del bestiario, icona di un personale modo di sentire e di rapportarsi alla realtà con il cuore e la mente.
Partecipano anche 30 miei piccoli dipinti all'esposizione più grande del mondo che concorre a vincere il Guinness dei primati!
https://www.bepart.gallery/.../Ersilia%20Sarrecchia...
Si possono prenotare sul sito https://montez.it/adopt/
L'esposizione è visitabile presso Atelier Montez a Roma
Olio, acrilico e smalti su tela, 125x125, 2020
L' Eden è noto come luogo o condizione di pace e di felicità, una coppia immersa nella vegetazione si stringe in un abbraccio d'amore, i corpi nudi si muovono e si cercano in una danza infinita. L'opera, attraverso il gruppo di figure centrali, può far riferimento alle Tre Grazie che, nella mitologia, erano legate al culto della natura e della vegetazione e ritenute le dee della gioia di vivere.
Olio, acrilico e smalti su tela, 125x125, 2020
Il leone in numerose culture è simbolo di forza, fierezza e coraggio ma
rappresenta anche gli istinti selvaggi e simboleggia gli istinti non domati.
L’amore, il contatto con l’altro, una carezza possono placare le inquietudini,
spegnere la rabbia, domare gli istinti, guidarli.
Olio, acrilico e smalti su tela, 125x125, 2020
Una coppia si stringe in un affettuoso abbraccio, i corpi bagnati dall'acqua del mare in cui sono immersi. Dietro si intravedono due figure nude di spalle, potrebbero rappresentare il passato, la libertà ma anche la fragilità e la solitudine. Una coppia si stringe in un affettuoso abbraccio, i corpi bagnati dall'acqua del mare in cui sono immersi. Dietro si intravedono due figure nude di spalle, potrebbero rappresentare il passato, la libertà ma anche la fragilità e la solitudine.
© Ersilia Sarrecchia